Asvicom. Bertoletti: «Scarsità di personale»
Dottor Alberto Bertolotti, in un settore come quello del commercio e dei servizi, in cui il lavoro è spesso frammentato, quali sono le richieste più urgenti dei lavoratori per garantire un reddito minimo dignitoso?
«Ritengo che, primariamente, sia necessaria una chiarezza di regole che frequentemente impattano proprio sulle piccole e micro imprese composte da un imprenditore ed uno fino ad un massimo di tre dipendenti. Sebbene vi siano formalmente, spesso, tuttavia, vengono alterate. Oggi è basilare parlare di tutela nell’ambito del lavoro e, nonostante la coscienza sociale stia cambiando e siano state messe a punto nuove leggi, sulla base di brutte esperienze occorse in passato, la burocrazia è, tuttavia, troppo complicata e la regolamentazione, in parte, anche disattesa. Certamente il settore del commercio, in linea generale, non rappresenta così tanti rischi come quelli di altre attività economiche, però è innegabile che vi siano situazioni che meriterebbero maggiore attenzione. Al di fuori del mio ruolo di commissario Asvicom, mi occupo da tempo di formazione rivolta ai giovani nelle scuole superiori perché è di fondamentale importanza, oggi, sensibilizzare gli studenti, facendo loro comprendere quanto siano importanti i regolamenti che riguardano la sicurezza sul lavoro, che spesso vengono interpretati invece solo come meri obblighi normativi. È più che mai indispensabile favorire, già dalla scuola, la cultura del lavoro, delle tutele, della sicurezza, del rispetto reciproco dei ruoli e delle regole»...
«Ritengo che, primariamente, sia necessaria una chiarezza di regole che frequentemente impattano proprio sulle piccole e micro imprese composte da un imprenditore ed uno fino ad un massimo di tre dipendenti. Sebbene vi siano formalmente, spesso, tuttavia, vengono alterate. Oggi è basilare parlare di tutela nell’ambito del lavoro e, nonostante la coscienza sociale stia cambiando e siano state messe a punto nuove leggi, sulla base di brutte esperienze occorse in passato, la burocrazia è, tuttavia, troppo complicata e la regolamentazione, in parte, anche disattesa. Certamente il settore del commercio, in linea generale, non rappresenta così tanti rischi come quelli di altre attività economiche, però è innegabile che vi siano situazioni che meriterebbero maggiore attenzione. Al di fuori del mio ruolo di commissario Asvicom, mi occupo da tempo di formazione rivolta ai giovani nelle scuole superiori perché è di fondamentale importanza, oggi, sensibilizzare gli studenti, facendo loro comprendere quanto siano importanti i regolamenti che riguardano la sicurezza sul lavoro, che spesso vengono interpretati invece solo come meri obblighi normativi. È più che mai indispensabile favorire, già dalla scuola, la cultura del lavoro, delle tutele, della sicurezza, del rispetto reciproco dei ruoli e delle regole»...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO ALL'8 MAGGIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
00:00|April 29, 2025