«La responsabilità della crisi di governo è chiaramente dei 5Stelle. Poi, certamente, che vi fosse una difficoltà ad andare avanti tutti insieme una volta superata la fase più acuta della crisi, è altrettanto vero. D’altro canto, i partiti si stavano già posizionando sulle elezioni del prossimo anno». Nella consueta intervista mensile a Mondo Padano, Carlo Cottarelli analizza le ragioni della crisi dell’esecutivo guidato da Mario Draghi e guarda ai possibili risvolti, in termini politici ed economici, in vista del voto del 25 settembre, ma anche oltre. Cottarelli traccia un bilancio positivo dell’operato del governo: «Il suo grande successo - commenta - è stato la campagna vaccinale, l’anno scorso e la conclusione dell’accordo sul PNRR». Giudizio positivo anche per il DL Aiuti, «un provvedimento necessario» per contrastare gli effetti di un’inflazione che sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie. Rispetto alla campagna elettorale e al dopo elezioni, Cottarelli valuta positivamente l’esistenza di un centro «che si stacchi dall’area sovranista». Tuttavia, si tratta di un’area molto frammentata che ha bisogno di aggregarsi sui contenuti e probabilmente anche su una leaderhip: «Azione di Calenda e + Europa della Bonino godono di più credibilità e hanno una maggiore dimensione».
Per loro, Cottarelli ha recitato un ruolo di primo piano presiedendo il comitato scientifico “Programma per l’Italia” che potrebbe diventare un vero manifesto politico. «Per quel che riguarda il mio futuro - conclude Cottarelli lasciando una porta aperta - se si viene chiamati a svolgere un ruolo di governo è sempre un onore». Il nome dell’economista cremonese, in questi giorni, ricorre sovente all’interno del dibattito politico e si parla di lui come di un possibile uomo di punta di un futuro esecutivo ispirato ai principi liberal-democratici di uguaglianza, di possibilità, merito e solidarietà. Vedremo...
Per loro, Cottarelli ha recitato un ruolo di primo piano presiedendo il comitato scientifico “Programma per l’Italia” che potrebbe diventare un vero manifesto politico. «Per quel che riguarda il mio futuro - conclude Cottarelli lasciando una porta aperta - se si viene chiamati a svolgere un ruolo di governo è sempre un onore». Il nome dell’economista cremonese, in questi giorni, ricorre sovente all’interno del dibattito politico e si parla di lui come di un possibile uomo di punta di un futuro esecutivo ispirato ai principi liberal-democratici di uguaglianza, di possibilità, merito e solidarietà. Vedremo...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A LUNEDI' 15 LUGLIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
00:00|July 27, 2022
- Tag:
- Politica