L'intervista - L'economista cremonese a tutto campo sulla Finanziaria e le sfide che attendono l’Italia e l’Europa nel corso del nuovo anno: riforme, crescita, gestione dell’immigrazione
Bene il taglio del cuneo fiscale, che viene reso permaente, male il concordato biennale preventivo, accompagnato dall’ennesimo condono. Nella consueta intervista mensile rilasciata a Mondo Padano, l’economista cremonese Carlo Cottarelli parte proprio dalla manovra di Bilancio, già licenziata dalla Camera e, sabato 28 dicembre, attesa al via libera definitivo anche da parte del Senato. Ma aggiunge: «Con una seria revisione della spesa seria, che riguardasse tutte le voci, allora, forse si sarebbero ottenuti un po’ più di soldi per tagliare le tasse».
Sempre in tema di risorse, Cottarelli promuove l’Italia sul fronte del PNRR (di pochi giorni fa la notizia che il nostro Paese ha ottenuto anche la sesta rata che porta a 122 miliardi di euro quanto ottenuto su un totale di 194 stanziati con il Recovery Plan): «Se non riuscissimo a completare le opere entro i tempi previsti, alla fine perderemmo solo l’ultima rata, pari a 29 miliardi». Quello che c’è stato gli anni scorsi e sta mancando adesso, è la spinta alla crescita: «Ci sono delle cose che si possono fare. Nel vertice di Budapest del Consiglio Europeo sono stati approvati questi 12 punti per rilanciare l’Europa ispirati dal rapporto Draghi. Uno di questi 12 punti fondamentali riguarda proprio la semplificazione degli oneri che ricadono sulle imprese». Un altro tema toccato è quello dell’immigrazione: «Tutti dovrebbero essere contenti dell’assoluzione di Salvini». Detto questo, però, continua, «non credo che i centri in Albania siano efficaci nel fermare le partenze. Quello di cui noi abbiamo bisogno sono più immigrati che arrivino in Italia regolarmente, perché non possiamo far entrare tutti e, in ogni caso, siamo noi a dover decidere chi entra in Europa, non gli scafisti». L’intervista si conclude con un passaggio sulla sua Cremona, ai primi posti per qualità della vita: «Bisogna congratularsi con il sindaco precedente, perché bisogna dare atto che i risultati ci sono stati»...
Sempre in tema di risorse, Cottarelli promuove l’Italia sul fronte del PNRR (di pochi giorni fa la notizia che il nostro Paese ha ottenuto anche la sesta rata che porta a 122 miliardi di euro quanto ottenuto su un totale di 194 stanziati con il Recovery Plan): «Se non riuscissimo a completare le opere entro i tempi previsti, alla fine perderemmo solo l’ultima rata, pari a 29 miliardi». Quello che c’è stato gli anni scorsi e sta mancando adesso, è la spinta alla crescita: «Ci sono delle cose che si possono fare. Nel vertice di Budapest del Consiglio Europeo sono stati approvati questi 12 punti per rilanciare l’Europa ispirati dal rapporto Draghi. Uno di questi 12 punti fondamentali riguarda proprio la semplificazione degli oneri che ricadono sulle imprese». Un altro tema toccato è quello dell’immigrazione: «Tutti dovrebbero essere contenti dell’assoluzione di Salvini». Detto questo, però, continua, «non credo che i centri in Albania siano efficaci nel fermare le partenze. Quello di cui noi abbiamo bisogno sono più immigrati che arrivino in Italia regolarmente, perché non possiamo far entrare tutti e, in ogni caso, siamo noi a dover decidere chi entra in Europa, non gli scafisti». L’intervista si conclude con un passaggio sulla sua Cremona, ai primi posti per qualità della vita: «Bisogna congratularsi con il sindaco precedente, perché bisogna dare atto che i risultati ci sono stati»...
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00:00|December 25, 2024
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