

Attualità
Carlo Cottarelli: «I salari aumentano più dei prezzi, ma per un pieno recupero serve tempo»
L'intervista - L'economista cremonese a tutto campo sulla manovra di bilancio, la politica interna, la sfida immigrazione, il futuro del Vecchio Continente e gli Usa che verranno sotto Trump
«Non è che non vi siano i motivi per far sciopero, perché è vero che i salari sono stati tagliati dall’inflazione. Però, adesso si sta assistendo a un lento recupero, perché le risorse a disposizione non sono tante. Tuttavia, questo gap va colmato all’interno della contrattazione fra le parti, cosa può fare il Governo?». Nella consueta intervista mensile rilasciata a Mondo Padano, Carlo Cottarelli si sofferma, fra l’altro, sullo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per la giornata di venerdì 29 novembre. Per quanto concerne la Legge di Bilancio all’esame del Parlamento, l’economista promuove il taglio del cuneo fiscale, «sicuramente una cosa positiva», ma boccia il condono legato al concordato biennale preventivo, che «non mi è piaciuto». Piuttosto tranchant anche la valutazione sulla questione immigrazione: «Se un milione di persone provenienti da un Paese non sicuro chiede di entrare in Italia, noi cosa facciamo? Li facciamo entrare tutti? L’Italia ha un bisogno evidente di immigrati, ma di immigrati che entrino regolarmente, perché altrimenti viene meno il concetto stesso di frontiera e di Stato».
Cottarelli si sofferma anche sul futuro dell’Europa dopo il via libera alla seconda Commissione Von der Leyen: «Quello che consente la stabilità in Europa è che, una volta insediata la Commissione, poi si formano, sempre, in Parlamento, delle alleanze variabili. A livello europeo credo che, in questa legislatura, i Popolari si schiereranno meno spesso che in passato con i Socialisti». Rispetto, poi alla promozione dei conti italiani da parte di Bruxelles, aggiunge: «Significa che non ci sono pregiudizi nei nostri confronti». Non manca una considerazione sull’America di Trump: «Come nel primo mandato, farà più deficit, più di debito e più dazi. E vedremo come andrà il rapporto con Musk»...
Cottarelli si sofferma anche sul futuro dell’Europa dopo il via libera alla seconda Commissione Von der Leyen: «Quello che consente la stabilità in Europa è che, una volta insediata la Commissione, poi si formano, sempre, in Parlamento, delle alleanze variabili. A livello europeo credo che, in questa legislatura, i Popolari si schiereranno meno spesso che in passato con i Socialisti». Rispetto, poi alla promozione dei conti italiani da parte di Bruxelles, aggiunge: «Significa che non ci sono pregiudizi nei nostri confronti». Non manca una considerazione sull’America di Trump: «Come nel primo mandato, farà più deficit, più di debito e più dazi. E vedremo come andrà il rapporto con Musk»...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 5 DICEMBRE, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
00:00|November 27, 2024
- Tag:
- Punti di vista