Nessuna preoccupazione per una potenziale concorrenza della carne sintetica perché non potrà competere con quella naturale di qualità
È di queste ultime settimane il rincorrersi di voci riguardanti la carne e in particolare la carne sintetica, che più correttamente si dovrebbe definire “coltivata”. Il tema ha una sua ragion d’essere, purché lo si faccia su basi obiettive e non già da “tifosi”. Per questo proverò a puntualizzare alcuni concetti, non tanto per convincere i “tifosi”, ma piuttosto per fornire criteri utili a chi voglia esercitare la propria capacità di discernimento.
La carne e il suo ruolo per la salute
Viviamo in un’epoca che reputa la salute un diritto e l’OMS la definisce come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”, ma spesso si dimentica che una sua componente essenziale è l’alimentazione (nutrizione) che per sé può avere effetti negativi tanto per eccessi, quanto per carenze. In particolare, per la carne sono note entrambe le situazioni: i) soprattutto le malattie degenerative (diabete, malattie cardio-vascolari, cancro ecc.) da eccesso nei Paesi ad Alto Reddito (PAR); ii) sintomi di stentato sviluppo, anemia, sarcopenia ecc., soprattutto nei Paesi a Basso Reddito (PBR), perché in suo difetto sono frequenti le carenze di aminoacidi essenziali, ferro e vitamine-B12 ecc.
Viviamo in un’epoca che reputa la salute un diritto e l’OMS la definisce come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”, ma spesso si dimentica che una sua componente essenziale è l’alimentazione (nutrizione) che per sé può avere effetti negativi tanto per eccessi, quanto per carenze. In particolare, per la carne sono note entrambe le situazioni: i) soprattutto le malattie degenerative (diabete, malattie cardio-vascolari, cancro ecc.) da eccesso nei Paesi ad Alto Reddito (PAR); ii) sintomi di stentato sviluppo, anemia, sarcopenia ecc., soprattutto nei Paesi a Basso Reddito (PBR), perché in suo difetto sono frequenti le carenze di aminoacidi essenziali, ferro e vitamine-B12 ecc.
Quindi, nel giudizio sul consumo di carne è anzitutto necessario evitare eccessi, ma prevederne un consumo appropriato, ovunque e per tutti; ciò implica l’allevamento di un adeguato numero di animali con finalità specifica, oppure l’uso di quelli a fine carriera, se lo scopo primario è diverso (latte, uova, lavoro, trasporti ecc.). Tuttavia...
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00:00|May 3, 2023
Giuseppe Bertoni