

Attualità
Il futuro si presenta non privo di incertezze e difficoltà: che i giovani ritrovino la spinta morale verso l’impegno sociale e verso la Politica
Egregio direttore,
il Mondo nuovo sta arrivando e cammina velocemente. Bussa alla nostra porta che non possiamo cercare di tenere chiusa illudendoci di lasciarlo fuori, nella speranza che le cose non cambino e che il nostro quieto vivere, più o meno soddisfacente, possa continuare. E dico questo come soggetto molto avanti negli anni, proveniente da una famiglia numerosa, ero il settimo di otto fratelli, con molti nipoti, che si sta preoccupando di quello che il futuro potrà riservare, non tanto a me anziano, ma ai nipoti che vanno dai sessanta anni ai pochi mesi di vita. Quanto ci si potrà aspettare lo vedo molto legato alla Unione Europea di oggi e soprattutto a quella che ci sarà nei prossimi decenni dovendo crescere e consolidarsi maggiormente partendo dal prossimo Giugno quando, nel giro di pochi giorni, ci saranno le elezioni in tutti i 27 Paesi che la compongono. Credo infatti che dal quel momento, eletto il nuovo Parlamento, inizierà il cammino perché l’attuale UE si trasformi da una unione di 27 Nazioni in una grande ed unica Europa che comincerà ad amministrare i propri cittadini con un Governo indicato proprio dal Parlamento eletto fra pochi mesi. E’ opportuno a questo punto fare qualche riflessione sui possibili orientamenti dell’Europa del futuro in relazione alle problematiche derivanti dai numeri relativi ai suoi abitanti, 448 milioni, da confrontare con i 913 milioni delle Americhe, con il miliardo e 200 milioni dell’Africa e con i 4 miliardi e 600 milioni dell’Asia. Riflessioni necessarie considerato che non passa giorno senza che dal mondo dell’informazione non arrivino notizie terribili riguardanti implicazioni economiche e sociali delle carenze di sviluppo demografico, in Italia ed Europa, rispetto a ciò che avviene nel resto del mondo. Mi sembra logico a questo punto fissare l’attenzione sul fatto che l’esistenza di una Comunità è basata su un elemento fondamentale: le PERSONE. Mi viene allora da pensare...
il Mondo nuovo sta arrivando e cammina velocemente. Bussa alla nostra porta che non possiamo cercare di tenere chiusa illudendoci di lasciarlo fuori, nella speranza che le cose non cambino e che il nostro quieto vivere, più o meno soddisfacente, possa continuare. E dico questo come soggetto molto avanti negli anni, proveniente da una famiglia numerosa, ero il settimo di otto fratelli, con molti nipoti, che si sta preoccupando di quello che il futuro potrà riservare, non tanto a me anziano, ma ai nipoti che vanno dai sessanta anni ai pochi mesi di vita. Quanto ci si potrà aspettare lo vedo molto legato alla Unione Europea di oggi e soprattutto a quella che ci sarà nei prossimi decenni dovendo crescere e consolidarsi maggiormente partendo dal prossimo Giugno quando, nel giro di pochi giorni, ci saranno le elezioni in tutti i 27 Paesi che la compongono. Credo infatti che dal quel momento, eletto il nuovo Parlamento, inizierà il cammino perché l’attuale UE si trasformi da una unione di 27 Nazioni in una grande ed unica Europa che comincerà ad amministrare i propri cittadini con un Governo indicato proprio dal Parlamento eletto fra pochi mesi. E’ opportuno a questo punto fare qualche riflessione sui possibili orientamenti dell’Europa del futuro in relazione alle problematiche derivanti dai numeri relativi ai suoi abitanti, 448 milioni, da confrontare con i 913 milioni delle Americhe, con il miliardo e 200 milioni dell’Africa e con i 4 miliardi e 600 milioni dell’Asia. Riflessioni necessarie considerato che non passa giorno senza che dal mondo dell’informazione non arrivino notizie terribili riguardanti implicazioni economiche e sociali delle carenze di sviluppo demografico, in Italia ed Europa, rispetto a ciò che avviene nel resto del mondo. Mi sembra logico a questo punto fissare l’attenzione sul fatto che l’esistenza di una Comunità è basata su un elemento fondamentale: le PERSONE. Mi viene allora da pensare...
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00:00|February 4, 2024
Sandro Bertoni