La storia di Cristina Bazzotti, dal Liceo Manin di Cremona alla Thailandia e... ritorno. «Un anno all’estero ti mette in gioco a 360 gradi: crollano le certezze e le convinzioni, un’opportunità unica per emanciparsi. Una volta tornati, niente sembrerà insuperabile»

Cristina Bazzotti è una studentessa iscritta all’ultimo anno di liceo classico. In questa intervista la giovane cremonese racconta la propria esperienza all’estero fatta grazie ad Intercultura, il presente e i suoi sogni futuri.
Qual è stato il suo percorso scolastico fin qui? Ci racconta l’esperienza legata ad Intercultura?
Frequento il quinto anno al Liceo Classico Manin di Cremona. Intercultura l’ho conosciuta grazie alla testimonianza di un mio educatore scout che anche lui, al tempo, aveva vissuto il suo quarto anno di scuole superiori all’estero. Diciamo che è avvenuto tutto un po’ per caso: un pomeriggio mi arriva questo volantino dell’assemblea e la sera stessa ero lì, a quella riunione, con gli occhi meravigliati e l’animo pronto a mettersi in gioco per vivere una delle esperienze più importanti della mia vita...
Frequento il quinto anno al Liceo Classico Manin di Cremona. Intercultura l’ho conosciuta grazie alla testimonianza di un mio educatore scout che anche lui, al tempo, aveva vissuto il suo quarto anno di scuole superiori all’estero. Diciamo che è avvenuto tutto un po’ per caso: un pomeriggio mi arriva questo volantino dell’assemblea e la sera stessa ero lì, a quella riunione, con gli occhi meravigliati e l’animo pronto a mettersi in gioco per vivere una delle esperienze più importanti della mia vita...
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00:00|November 27, 2020
Emilio Croci