"Dopo di noi". A Crema, Anffas capofila del progetto. Anche una struttura con 4 camere
E’ l’interrogativo, pressante, delle famiglie di persone con disabilità: chi si prenderà cura di mio figlio quando noi non ci saremo più o non potremo più assisterlo? La risposta – per diversi addetti ai lavori non del tutto soddisfacente – arriva dal programma ‘Dopo di noi’ che pure a Crema sta prendendo corpo; all’Anffas come a Ripalta Cremasca con la recente inaugurazione della nuova casa donata all’associazione Diversabilità. Un immobile, questo, che potrà ospitare stabilmente fino a quattro persone, ma che riserverà sempre due posti utili ad offrire concreto sostegno temporaneo, modulato sulle esigenze delle famiglie. Altre associazioni stanno lavorando per mettere a terra il progetto.
Il programma ‘Dopo di noi’, il cui fondo assegnato all’Ambito territoriale cremasco è gestito da Comunità Sociale Cremasca, ha due precise finalità. La prima è quella di aumentare le opportunità di scelta, mettendo la persona nelle condizioni di poter decidere dove e con chi vivere, scegliendo quale debba essere il proprio progetto di vita; la seconda è di sostenere l’autonomia abitativa delle persone adulte con disabilità grave. In questo modo, si permette loro di diventare indipendenti, attraverso una progettazione partecipata e coordinata dal servizio sociale territoriale, con il coinvolgimento diretto della persona con disabilità e dei suoi famigliari, nonché delle associazioni di riferimento.
I destinatari della misura sono le persone maggiorenni con grave disabilità certificata che si trovano nelle (...).
Il programma ‘Dopo di noi’, il cui fondo assegnato all’Ambito territoriale cremasco è gestito da Comunità Sociale Cremasca, ha due precise finalità. La prima è quella di aumentare le opportunità di scelta, mettendo la persona nelle condizioni di poter decidere dove e con chi vivere, scegliendo quale debba essere il proprio progetto di vita; la seconda è di sostenere l’autonomia abitativa delle persone adulte con disabilità grave. In questo modo, si permette loro di diventare indipendenti, attraverso una progettazione partecipata e coordinata dal servizio sociale territoriale, con il coinvolgimento diretto della persona con disabilità e dei suoi famigliari, nonché delle associazioni di riferimento.
I destinatari della misura sono le persone maggiorenni con grave disabilità certificata che si trovano nelle (...).
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL'EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDI' 27 GIUGNO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
00:00|June 19, 2024