Alla memoria. Docente e senatore, Angelo Rescaglio raccontato dal figlio Daniele
Un punto di riferimento nella scuola, nella cultura, nell’associazionismo e nella politica. Presidente della Società Dante Alighieri, dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Cremona e dell’Azione Cattolica, al professor Angelo Rescaglio, scomparso lo scorso 28 ottobre, è stato assegnato il riconoscimento “alla memoria”. Il nome di Rescaglio è stato senza dubbio legato alla storia del nostro territorio, rappresentandola con stile, equilibrio e lealtà. Mondo Padano si è pregiato della sua autorevole collaborazione. Al figlio Daniele, anch’egli docente, abbiamo chiesto di ricordare la figura del padre nella vita privata e anche attraverso i tanti impegni pubblici.
Professor Rescaglio, quali sono i ricordi più vividi di suo padre?
«Per me è ancora presente in tante cose che vado ritrovando in questi mesi dopo la sua scomparsa, a tal punto che mi sembra che sia ancora fra noi. Ripercorrendo un po’ la vita che ho passato con lui, i ricordi vanno da quelli dell’infanzia, fino agli anni dell’impegno politico. Se devo dire una cosa piacevole, oggi mi capita di incontrare persone che hanno conosciuto mio padre e che ricordano quando andava a parlare nelle parrocchie e negli oratori, qualcosa che lo ha accompagnato per tutta la vita. Forse, questo è il ricordo più forte, perché anche da piccolo lo vedevo sempre impegnato, usciva la sera, magari tornava tardi, e girava tutta la provincia a portare testimonianze, a intervenire sugli autori, uno fra tutti don Mazzolari, fra i suoi preferiti. Poi, l’attività a scuola: avendo fondato un gruppo culturale, “Al Dodas” di San Daniele Po, spesso faceva delle serate culturali dove intervenivano i suoi studenti. Erano conferenze molto partecipate, perché era come se la scuola uscisse dalle sedi istituzionali per arrivare fra la gente»...
«Per me è ancora presente in tante cose che vado ritrovando in questi mesi dopo la sua scomparsa, a tal punto che mi sembra che sia ancora fra noi. Ripercorrendo un po’ la vita che ho passato con lui, i ricordi vanno da quelli dell’infanzia, fino agli anni dell’impegno politico. Se devo dire una cosa piacevole, oggi mi capita di incontrare persone che hanno conosciuto mio padre e che ricordano quando andava a parlare nelle parrocchie e negli oratori, qualcosa che lo ha accompagnato per tutta la vita. Forse, questo è il ricordo più forte, perché anche da piccolo lo vedevo sempre impegnato, usciva la sera, magari tornava tardi, e girava tutta la provincia a portare testimonianze, a intervenire sugli autori, uno fra tutti don Mazzolari, fra i suoi preferiti. Poi, l’attività a scuola: avendo fondato un gruppo culturale, “Al Dodas” di San Daniele Po, spesso faceva delle serate culturali dove intervenivano i suoi studenti. Erano conferenze molto partecipate, perché era come se la scuola uscisse dalle sedi istituzionali per arrivare fra la gente»...
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00:00|May 12, 2024