Europee 2024. Intervista a Massimiliano Salini, confermato per la terza volta come europarlamentare nel Ppe: «Primo obiettivo: difesa comune. Poi revisione del Green Deal»
Lo scambio telefonico di battute con Massimiliano Salini avviene mentre è in aeroporto e sta per imbarcarsi: destinazione Bruxelles. Porta con sé le quasi 37 mila preferenze ottenute nella recentissima consultazione elettorale, che gli spalancano le porte del Parlamento per la terza volta. Massimiliano Salini ci era entrato la prima volta nel 2014, eletto - allora come oggi - con Forza Italia. Membro titolare delle Commissioni per il Commercio Internazionale (INTA), per i Trasporti e il Turismo (TRAN), e membro sostituto della Commissione Industria, Ricerca ed Energia (ITRE). I suoi principali centri di interesse - come si legge in un suo pubblico profilo - sono legati alla manifattura, al mercato dell’energia e alle Pmi. Nel 2018 è nominato Relatore per il Parlamento Europeo del Programma Spaziale dell’Ue. In qualità di vicepresidente dell’Intergruppo Sky and Space, è stato fra i principali promotori di iniziative inerenti la politica spaziale all’interno del Parlamento europeo.
Partiamo dallo scorso fine settimana, ossia dall’appuntamento elettorale europeo. «E’ stata una campagna meravigliosa, molto impegnativa ma ricca di suggestioni. La premessa per altri cinque anni di lavoro. Saranno molto diversi dai precedenti, ora caratterizzati da un forte tema geopolitico legato alla pace. Ma avremo anche tante sfide economiche davanti: per il territorio cremonese, per il lavoro degli italiani e per la tutela del nostro Paese, che spesso nelle istituzioni europee non è adeguatamente rappresentato».
Partiamo dallo scorso fine settimana, ossia dall’appuntamento elettorale europeo. «E’ stata una campagna meravigliosa, molto impegnativa ma ricca di suggestioni. La premessa per altri cinque anni di lavoro. Saranno molto diversi dai precedenti, ora caratterizzati da un forte tema geopolitico legato alla pace. Ma avremo anche tante sfide economiche davanti: per il territorio cremonese, per il lavoro degli italiani e per la tutela del nostro Paese, che spesso nelle istituzioni europee non è adeguatamente rappresentato».
Campagna elettorale impegnativa dunque?
«Direi sì, ma nello stesso tempo ho avuto modo di spiegare cosa avviene dentro l’Istituzione europea colmando, almeno in parte, la distanza abissale con i cittadini».
«Direi sì, ma nello stesso tempo ho avuto modo di spiegare cosa avviene dentro l’Istituzione europea colmando, almeno in parte, la distanza abissale con i cittadini».
Già, quella ‘distanza’ che di fatto difficilmente fa comprendere cosa avviene dentro l’Europa. E visto che ci siamo, prima di parlare di cosa sarà il nuovo quinquennio, tre punti tre - tra i tanti - che hanno qualificato il lavoro dell’eurodeputato Salini.
«La chiusura del programma spaziale europeo, la questione Automotive che dovrà avere un approccio neutrale e non ideologico: problema che si risolve con l’apertura a tutte le tecnologie. Come? Il tema dei (...)».
«La chiusura del programma spaziale europeo, la questione Automotive che dovrà avere un approccio neutrale e non ideologico: problema che si risolve con l’apertura a tutte le tecnologie. Come? Il tema dei (...)».
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00:00|June 13, 2024