Stefano Buono, fondatore di Newcleo, spiega perché siamo a una svolta: «Il nucleare ha lo stesso margine di rischio del solare e inferiore a quello dell’eolico»
Il Governo è pronto a investire 200 milioni di euro nel capitale di Newcleo, azienda che opera nella progettazione di reattori nucleari. Nei giorni scorsi si è appreso che, con questa operazione, lo Stato potrebbe detenere il 10 per cento del capitale societario. Tutto è in divenire, ma la Newcleo, alla ricerca di capitali e di nuovi investitori, prosegue incessantemente nell’attività di ricerca e sviluppo.
Si parla di una start-up innovativa nel campo dell’energia nucleare, partita a settembre 2021, con oltre 537 milioni di euro di finanziamenti privati e un fatturato di 50 milioni di euro, fondata da un fisico, oggi affermato imprenditore: Stefano Buono.
Si parla di una start-up innovativa nel campo dell’energia nucleare, partita a settembre 2021, con oltre 537 milioni di euro di finanziamenti privati e un fatturato di 50 milioni di euro, fondata da un fisico, oggi affermato imprenditore: Stefano Buono.
Il team di oltre 1100 innovatori lavora per generare energia nucleare sicura, pulita e sostenibile a un costo competitivo, combinando tecnologie di reattori collaudate con nuovi sviluppi e la chiusura del ciclo del combustibile. Ci spiega, in parole semplici come riuscite a fare tutto questo e quali vantaggi sono propri di questa tecnologia?
«L’obiettivo di Newcleo è di affrontare i problemi del nucleare tradizionale che sono percepiti in modo più forte dalla popolazione (sicurezza, costi e scorie) per dare energia pulita, sicura ed economica a famiglie e imprese. Lo facciamo combinando in un progetto industriale due tecnologie provate: il raffreddamento al piombo, che ci permette di fare reattori passivamente sicuri, e il combustibile MOX, un particolare combustibile nucleare che utilizza le scorie generate dalle centrali nucleari tradizionali e riprocessate alla fine di ogni ciclo di produzione. Grazie a questa combinazione...
«L’obiettivo di Newcleo è di affrontare i problemi del nucleare tradizionale che sono percepiti in modo più forte dalla popolazione (sicurezza, costi e scorie) per dare energia pulita, sicura ed economica a famiglie e imprese. Lo facciamo combinando in un progetto industriale due tecnologie provate: il raffreddamento al piombo, che ci permette di fare reattori passivamente sicuri, e il combustibile MOX, un particolare combustibile nucleare che utilizza le scorie generate dalle centrali nucleari tradizionali e riprocessate alla fine di ogni ciclo di produzione. Grazie a questa combinazione...
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00:00|April 18, 2025
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