L'intervista - Il sindaco di Stagno Lombardo, presidente della Provincia di Cremona e responsabile della Protezione civile del comune che amministra, spiega come funziona la macchina di allerta e soccorso sul nostro territorio e perché da noi quanto accaduto a Valencia sarebbe «impensabile»
«Sappiamo come muoverci». È la certezza che comunica Roberto Mariani, sindaco di Stagno Lombardo, presidente della Provincia di Cremona e responsabile della Protezione civile del comune che amministra, il gruppo che in termini di numeri e di competenze è il più preparato nel Cremonese. Nell’intervista che concede al nostro settimanale, Mariani fa presente che in casi di calamità «i nostri volontari (oggi si conta su 25 persone, ndr) sanno chi attenzionare di più, ovvero anziani e soggetti fragili in primis; quali e dove siano i capi di bestiame da spostare; su quale rete di informazioni avvalerci per consentirci di agire in maniera sinergica, coordinata e tempestiva». L’operatività della Protezione civile agisce anche durante le «micro-emergenze, come l’ultima con la piena di qualche settimana fa - riferisce Mariani - quando i nostri esperti hanno pattugliato il territorio, controllato i livelli del fiume e i punti critici, così da avere in ogni istante una fotografia esatta della situazione».
Di fronte ad un fenomeno come quello accaduto a Valencia, «non c’è Protezione Civile che tenga», ammette il presidente della Provincia: «Arginarlo è assolutamente impossibile». Anche se lo stesso Mariani si sente di escludere «che il nostro territorio possa essere vittima di eventi di tale portata: può esserci qualche bomba d’acqua, ma la morfologia delle nostre zone è tale da non esporci a criticità paragonabili a quelle viste in Spagna o anche nella stessa Emilia-Romagna, dove vi sono zone prive di casse di espansione per i fiumi». Primo compito quotidiano della Protezione Civile è quello dell’informazione, precisa e puntuale. Come, sull’altro versante, Mariani fa presente che i cittadini dovrebbero «dar retta solo agli enti competenti, evitando il rischio di assecondare notizie prive di fondamento»...
Di fronte ad un fenomeno come quello accaduto a Valencia, «non c’è Protezione Civile che tenga», ammette il presidente della Provincia: «Arginarlo è assolutamente impossibile». Anche se lo stesso Mariani si sente di escludere «che il nostro territorio possa essere vittima di eventi di tale portata: può esserci qualche bomba d’acqua, ma la morfologia delle nostre zone è tale da non esporci a criticità paragonabili a quelle viste in Spagna o anche nella stessa Emilia-Romagna, dove vi sono zone prive di casse di espansione per i fiumi». Primo compito quotidiano della Protezione Civile è quello dell’informazione, precisa e puntuale. Come, sull’altro versante, Mariani fa presente che i cittadini dovrebbero «dar retta solo agli enti competenti, evitando il rischio di assecondare notizie prive di fondamento»...
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00:00|November 6, 2024
Mauro Faverzani
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