Bilancio - Dodici mesi memorabili per la Pomì, da “big snow” allo Scudetto e all’Europa
Un 2015 da incorniciare, quello che va a chiudersi, per la Pomì Casalmaggiore, capace di conquistare e stregare l’Italia intera e stupire l’Europa.
Sono 365 giorni vissuti a mille all’ora, sempre con il piede ben pigiato sull’acceleratore anche se questo 2015 non era proprio iniziato nel migliore dei modi: l’eliminazione prematura dalla Coppa Italia il giovedì e, pochi giorni dopo, domenica 8 febbraio, il crollo del tetto del PalaFarina sotto i colpi di big snow, avevano stordito e gettato nello sconforto tutta la comunità sportiva che ruotava attorno alla struttura di via Vanoni. Un gancio che poteva stendere un pugile, ma non la Pomì, scoraggiata ma non abbattuta: dopo aver individuato in Cremona la location ideale per trasolocare e ricevuti tutti gli ok, è arrivato il gran giorno dell’esordio, tra incertezze e timori, subito spazzati dall’accoglienza calorosa del pubblico cremonese.
Sono 365 giorni vissuti a mille all’ora, sempre con il piede ben pigiato sull’acceleratore anche se questo 2015 non era proprio iniziato nel migliore dei modi: l’eliminazione prematura dalla Coppa Italia il giovedì e, pochi giorni dopo, domenica 8 febbraio, il crollo del tetto del PalaFarina sotto i colpi di big snow, avevano stordito e gettato nello sconforto tutta la comunità sportiva che ruotava attorno alla struttura di via Vanoni. Un gancio che poteva stendere un pugile, ma non la Pomì, scoraggiata ma non abbattuta: dopo aver individuato in Cremona la location ideale per trasolocare e ricevuti tutti gli ok, è arrivato il gran giorno dell’esordio, tra incertezze e timori, subito spazzati dall’accoglienza calorosa del pubblico cremonese.
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00:00|December 26, 2015
Massimo Rossi