Intervista a Raffaella Colace, nuova Conservatrice della Collezione dei Beni artistici della Fondazione Città di Cremona
Dall’inizio di marzo è la nuova Conservatrice della Collezione dei Beni artistici della Fondazione Città di Cremona. Il tempo sufficiente per entrare in contatto con questa storica realtà e per capire che «tanto c’è da fare, tante sono le sfide, così come gli stimoli». Un incarico di durata quinquennale per Raffaella Colace la “cui nomina è giunta - aveva affermato il neo presidente della Fondazione, Giuseppe Foderaro - dopo un’approfondita analisi delle proposte che ci sono arrivate… Indicativo non soltanto della scelta di un collaboratore, ma della forte volontà di valorizzare il patrimonio artistico dell’ente, di renderlo conosciuto e fruibile, dando seguito al lavoro di Tiziana Cordani, per anni e di Rodolfo Bona, per alcuni mesi”. “Una forte volontà”, dunque, che testimonia un’attenzione non scontata in questo specifico settore per una Fondazione che ha prima di tutto finalità benefiche ed assistenziali, un impegno non da poco per Colace che però sembra affrontarlo con una buona dose di energia. Le idee non mancano per questo che, a tutti gli effetti, è “il mondo di Raffaella”: l’arte degli old masters, ma anche quella di Ottocento e Novecento, con affondi nel Contemporaneo… insomma, l’arte tout court che l’ha portata spesso al di là dei confini cremonesi e che ora la riporta “a casa”.
Raffaella, più oneri od onori?
«Intanto, posso dire di essere già entrata nel pieno del lavoro che mi attende e di essermi perfettamente ambientata, grazie anche all’accoglienza che ho ricevuto da tutto il personale che fin da subito mi ha supportata e affiancata con grandi professionalità e disponibilità. Mi sembra di essere entrata in una grande famiglia… Ritornando al mio incarico, ho preso consapevolezza di quanto è stato fatto e di quanto invece ci sarebbe da fare. Più onori o responsabilità? Diciamo che siamo alla pari:...
«Intanto, posso dire di essere già entrata nel pieno del lavoro che mi attende e di essermi perfettamente ambientata, grazie anche all’accoglienza che ho ricevuto da tutto il personale che fin da subito mi ha supportata e affiancata con grandi professionalità e disponibilità. Mi sembra di essere entrata in una grande famiglia… Ritornando al mio incarico, ho preso consapevolezza di quanto è stato fatto e di quanto invece ci sarebbe da fare. Più onori o responsabilità? Diciamo che siamo alla pari:...
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00:00|April 24, 2025
Carla Parmigiani