“Non è viacolvento, ma ha una sua morale”, dice Banksy a proposito del suo film, Exit through the gift shop, del 2010. Bombolette, vernice spray, gente incappucciata che si arrampica, impalcature notturne. Gallerie d’arte all’aria aperta. Nel 2024 tutte le più famose case d’asta battono Street Art, e nessuna collezione d’arte contemporanea potrebbe dirsi completa senza un Banksy, la Street Art è stata sdoganata da tempo. Tuttavia, all’epoca, rappresentava ancora l’inizio di un nuovo movimento globale. Una nuova generazione di graffiti realizzati con adesivi, stencil, poster e sculture. E se oggi “controcultura” è: sostenibilità, ambientalismo radicale e block chain, quella di allora rappresentò la più grande forma di controcultura dai tempi del punk. “Ci muovevamo ogni notte, era illegale, ...

LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 25 LUGLIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT