Nuovo appuntamento con la rubrica L'altro Violino
Gadda lo definirebbe “Quel pasticciaccio brutto di piazza della Scala”. È infatti un tipico pasticcio all’italiana quello che si è consumato nelle scorse settimane nell’ente lirico più famoso del nostro Paese, dove la cultura è legata a doppio filo alla politica e dove le dinamiche alla fine ci rendono sempre la nazione più tafazziana del pianeta. Ciò anche nel campo della cultura - anzi a maggior ragione - e anche se il luogo del contendere è il teatro simbolo dell’arte italiana nel mondo. Allo scadere del contratto del sovrintendente Dominique Meyer, che era un uomo di Sala, la Lega ha infatti riaffermato quel principio dello spoils system secondo cui a rotazione le varie forze politiche nominano proprie figure fiduciarie per avere il pallino del potere nei vari settori della società, in questo caso nella cultura. Un sistema odioso, ma tant’è. In ogni modo nell’ufficio più importante del teatro del Piermarini si è insidiato il mantovano Fortunato Ortombina, ex Fenice di Venezia, che a cascata ha iniziato a mettere in atto i suoi cambiamenti....
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00:00|May 29, 2025
Roberto Codazzi