

Cultura & Spettacoli
Graziano Garuti, sogni (e incubi) densi di energia
Mostra "el Salvaje Graziano Garuti" con l'assessore Bona e la curatrice Anna Maccabelli
Con “el Salvaje” il Museo Civico rende omaggio al decano degli artisti cremonesi
La mostra che il Museo Civico Ala Ponzone, col patrocinio del Comune e la curatela di Anna Maccabelli, propone per l’estate 2025 (fino al 24 agosto) è indubbiamente inusuale essendo dedicata ad un pittore contemporaneo, Giordano Garuti. Il privilegio che gli viene così accordato discende dall’essere, essendo egli nato nel 1930, il decano degli artisti cremonesi ancora in attività. Non si deve però pensare ad un’esposizione squisitamente locale: anche se è vero che la sua pittura discende dall’insegnamento di maestri come Ernesto Piroli e Sereno Cordani, avendo fatto tesoro dell’arte di tutti i pittori del Novecento cremonese, il suo è un profilo artistico che si proietta su un panorama nazionale e internazionale, in sintonia con un’esistenza globale e avventurosa, che ha avuto come campo di proiezione quattro dei cinque continenti. Garuti, però, non si è mosso solo nello spazio, con l’infinità di esperienze che questo comporta, ma anche nel tempo, dall’antico al moderno, cioè dalla pittura antica approfondita nella sua attività di restauratore – anche per questo è giusto che il Museo civico lo accolga –, a quella del Novecento assimilata nella sua veste di copista dei grandi maestri dell’arte contemporanea.
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12:52|July 18, 2025
Redazione Cultura