

Cultura & Spettacoli
«La mia via Gioconda. Ricordi di una bambina del secolo scorso»
Via Gioconda vista dal Parco del Vecchio Passeggio (foto Paolo Reale)
Il libro di Sandra Piccioni. Cremona racchiusa come in una bolla di sapone. Riemerge il senso di comunione
“Con gli occhi di una bimba” la Sandrina de la Casazza “racconta un caleidoscopio di personaggi in una Cremona ormai sbiadita dal tempo”. Tiene davvero fede al suo motto iniziale il libro Via Gioconda, opera prima di Sandra Piccioni, cremonese. Si parte dalla campagna, quella di Bonemerse, a due passi da una Cremona che allora sembrava così distante, e si arriva in città, in quella via Gioconda dove il primo impatto è quello con il rubinetto, un prodigio da cui esce l’acqua, e la latrina, un incubo di oscurità ed odori che faceva rimpiangere le … libertà campagnole. «Ma più che di Bonemerse - ci interrompe subito l’autrice - parlo proprio della Cascina Casazza: i miei ricordi sono legati a questo luogo, una cascina isolata dove non arrivava mai nessuno che non vi abitasse. Per andare in città si usava la bicicletta o la littorina, che si prendeva alla fermava dell’attuale Pergola in via Giuseppina. Era quasi “un viaggio”, così come “un viaggio” è stato il nostro trasloco: abbiamo portato le nostre cose su un carro trainato da due buoi»..
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11:06|August 1, 2025
Paolo Reale