Nove Pinocchi ci invitano a giocare come bambini veri: “Sempre si canti!” Per la rubrica Io c'ero
Sulla scena, stasera, nove maschere si sporgono dal muro. Nove bambini, nove marionette, nove Pinocchi che sono diventati proprio dei bambini veri. E ci fanno venire voglia di giocare insieme a loro: «Si canti! Di trame, matasse, di oscuri maneggi, si canti! Sempre si canti!». Marco Zoppello, con “Arlecchino muto per spavento”, firma un lavoro che non si limita a omaggiare la Commedia dell’Arte, ma ne sfrutta il potenziale per interrogare il linguaggio teatrale e il rapporto con il corpo come strumento espressivo primo. La scelta di rendere Arlecchino muto è un espediente narrativo che si rivela fertile di possibilità espressive. Il protagonista, infatti, perde la capacità di parlare in seguito a una minaccia, una superstizione inflittagli dal suo padrone. Il canovaccio vede infatti Lelio Ardenti, giovane nobile veneziano, innamorarsi della bellissima Flaminia, figlia dell’avaro Pantalone de’ Bisognosi....
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00:00|December 19, 2024
Paola Silvia Dolci