Per la rubrica "Io c'ero": La pulce nell'orecchio
La sera del 26 febbraio, sul palco del teatro Ponchielli di Cremona, la scenografia è composta di cubi e parallelepipedi morbidi, dai colori tenui, un po’ sporchi, e da un tondo girevole su cui gli attori salteranno, rimbalzeranno e si appallottoleranno. «Dammi un bacetto», dal buio apre lo spettacolo la voce di Elide, e Camillo, che sembra un Charlot nelle luci della città, arriva in scena con i pantaloni abbassati, li tira su, e continuano a cadergli, resta in mutande, mentre la servetta lo rincorre. «Dammi un bacetto, uno solo!», «No, non te lo do!». I pantaloni scivolano giù: le bretelle, dono del cugino Vittorio Emanuele, l’efficace La Rosa, sono rimaste all’hotel Feydeau, «non certo una pensioncina per famiglie». “La pulce nell’orecchio” di Georges Feydeau, diretta da Carmelo Rifici, tradotta e adattata insieme a Tindaro Granata, rappresenta un’operazione teatrale che, rispettando la struttura classica del vaudeville, mira a esaltare la precisione della “macchina comica” feydeauiana, mantenendo intatto il ritmo serrato e gli intricati meccanismi degli equivoci....
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00:00|February 27, 2025
Paola Silvia Dolci