Tra le colline del Kentucky, un ragazzo decide controcorrente di tentare il test per ottenere il diploma delle superiori, nonostante dalle sue parti le persone vengano giudicate per il proprio lavoro e comportamento, non certamente per qualità considerate secondarie e superflue come intelligenza e istruzione. Un padre, in preda al dolore, si addentra nel bosco alla ricerca di un orso per vendicare l’uccisione della figlia amata. Everett lo strabico da prova delle sue capacità agli angoli di un tavolo da biliardo nel tentativo di tutelare quella piccola briciola di dignità che gli è rimasta. Un gruppo di amici si riunisce la sera per giocare a poker e per concedersi qualche bicchierino di whisky - lontano dallo sguardo critico delle mogli - finendo per dissotterrare vecchi risentimenti. Un marito al suo terzo matrimonio farà i conti con uno spirito che lo perseguita e dovrà scegliere tra il fucile, ciò che meglio conosce, e le pratiche superstiziose in cui crede sua suocera. Un uomo vaga per i sentieri delle colline mentre il veleno proveniente dal morso di un serpente circola e si diffonde nel suo sangue, la sua vita sarà nelle mani di un passante, scisso tra vendetta e altruismo.
Questi sono solo alcuni dei protagonisti dei nove racconti di Chris Offutt, anime semplici che condividono lo stesso sentimento di amore e repulsione per la propria terra, della quale scorgono i limiti senza però riuscire a rinunciarvi. Incagliati nel beffardo limbo che divide - e unisce - il desiderio di cambiamento e la necessità della tradizione, questi uomini troveranno la loro consolazione in una natura spietata e brutale ma confortante perché da sempre conosciuta.
Con uno stile asciutto, duro e sincero, “Nelle terre di nessuno” descrive l’America degli ultimi, presentandoci una fetta di umanità ignorata e dimenticata.
“Arrivato sulla strada asfaltata si diresse a ovest, cercando di immaginarsi come sarebbe stato, vivere in un mondo senza colline”.

DA MONDO PADANO DEL 17 NOVEMBRE 2017