Farinotti: più porte aperte, l’accoglienza è tangibile
Rossella Farinotti, alla direzione artistica per la terza edizione, ha visto nascere - e crescere - “Art Week” per qualità della proposta e numero di presenze. Rassegna che vince... eppure qualche novità non manca. Non è forse l’arte stessa a chiedere di rinnovarci? E, dunque, cosa dobbiamo aspettarci dall’edizione 2025? «Ogni anno - spiega Farinotti - con la squadra e con gli artisti che vengono selezionati e chiamati a partecipare, interagendo con Cremona e la sua storia, ci poniamo la sfida di migliorare sempre di più. Certo, visto la qualità degli artisti e il loro approccio nei confronti dei luoghi e delle storie da rappresentare, non è una sfida facile. Non è semplice superare qualcosa di buono che ha funzionato. Ma ci piace partire sia da nuove idee, sia dal concetto di migliorarci sempre di più. Quest’anno abbiamo lavorato con un occhio particolare verso lo spazio esterno, con due opere specificamente, di grande impatto per via delle dimensioni e della minuziosità della produzione (a proposito di sfide), lavorando anche con aziende che hanno affiancato gli artisti e noi a incrementare delle idee».
Esiste un filo conduttore?
«Sicuramente è l’impatto, la sorpresa… anche in luoghi storici, alcuni già conosciuti (penso al Battistero), altri nuovissimi da scovare (penso all’affascinante cripta). La città rimane sempre il leit motiv e la fonte di ispirazione, con luoghi ormai di famiglia per Art Week, ed altri, appunto, inediti per tutti»....
«Sicuramente è l’impatto, la sorpresa… anche in luoghi storici, alcuni già conosciuti (penso al Battistero), altri nuovissimi da scovare (penso all’affascinante cripta). La città rimane sempre il leit motiv e la fonte di ispirazione, con luoghi ormai di famiglia per Art Week, ed altri, appunto, inediti per tutti»....
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00:00|May 22, 2025
Carla Parmigiani