Nuovo appuntamento con la rubrica L'altro violino
Ricordo quando negli anni ‘80 nelle principali città d’arte europee, da Roma ad Atene, aprirono nei centri storici i primi McDonald’s, con le loro insegne sgargianti e il loro stile tipicamente yankee, e vi fu una sollevazione di scudi perché questi locali andavano a rompere una tradizione secolare e a snaturare l’identità di luoghi plasmati dalla storia. Sono passati una quarantina d’anni, questo genere di shop si è moltiplicato - basti pensare alla caffetteria statunitense in piazza Duomo a Milano con tanto di dehor di palme all’ombra della Madonnina - e tutto è stato metabolizzato, nel nome della globalizzazione che ha reso il cuore commerciale delle capitali del mondo sempre uguale a se stesso, e valutate voi se ciò sia un bene o un male....
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00:00|February 27, 2025
Roberto Codazzi