Nicolò Ceresini, originario di san giovanni in croce, al sesto anno di medicina , alla premiazione del concorso “Vanni Adami”: «Un piacere ascoltare le esperienze»
Ci teneva particolarmente a presenziare quest’anno alla cerimonia di premiazione Nicolò Ceresini che l’anno scorso aveva dovuto delegare alla mamma di sostituirlo perché impegnato ai seggi. «Principalmente volevo ringraziare di persona la Lilt e la famiglia del dottor Adami per l’opportunità che riservano a noi che ci prepariamo ad esercitare una professione così delicata». Nicolò, lo ricordiamo, è di San Giovanni in Croce e sta ultimando il sesto anno all’università di Parma.
Questa volta ha potuto presenziare alla cerimonia di premiazione: come ha vissuto la mattinata?
«È stata una mattinata davvero interessante: mi ha fatto piacere sia sentire le esperienze di altri miei compagni di studi, con cui ho scambiato due parole al termine, sia conoscere la famiglia del dottor Adami che ha pensato a questa bellissima iniziativa. Ovviamente, mi ha fatto piacere anche avere avuto l’opportunità di raccontare la mia esperienza, per cui è stata davvero un’occasione che non dimenticherò».
Cosa ha apprezzato maggiormente? Di cosa farà tesoro?
«Mi è piaciuto il fatto che la dottoressa Fiorentino abbia sottolineato ciò che ho detto, ossia l’importanza del lato umano del medico che, secondo il mio punto di vista, deve essere figura di riferimento sia per la società in generale, ma soprattutto per il paziente. Ho apprezzato molto anche il racconto della moglie del dottor Adami, perché le sue parole di apprezzamento nei nostri confronti costituiscono un motivo in più per spingerci a fare bene nel nostro futuro»...
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12:30|July 18, 2025
Paolo Fornasari