La professione del logopedista raccontata da Monica Buscema, ora in Asst a Cremona: «Occupandosi di pazienti di tutte le età, è una figura sempre più centrale»
Monica Buscema, logopedista, ripercorre il suo percorso professionale, dall’inizio nella carriera infermieristica alla scelta convinta della logopedia, illustrando l’evoluzione della professione e il suo ruolo sempre più centrale nella sanità.
Quale è stato il suo percorso?
«Ho cominciato il mio percorso nelle professioni sanitarie prima nell’infermieristica, studiando al Policlinico di Milano. Dopo essermi diplomata, ho lavorato per qualche anno come infermiera. Nel frattempo ho seguito il corso di laurea in Logopedia presso l’Università degli Studi di Milano. Ho iniziato a lavorare come logopedista al Policlinico nel 1996, occupandomi inizialmente di pazienti adulti in otorinolaringoiatria, con disfonie, disfagie postchirurgiche e neurologiche. Sono stata fra le prime logopediste ad occuparmi di disfagia, un campo che si stava aprendo a metà degli anni ’90. Successivamente sono passata all’audiologia, sempre al Policlinico, lavorando con bambini sordi e non solo, collaborando con il diploma universitario di Logopedia. All’epoca il Policlinico era affiliato all’Università e il reparto di otorinolaringoiatria era diretto dal professor Ottaviani. Poi, per motivi familiari, mi sono trasferita presso l’Asst di Cremona, dove attualmente lavoro, occupandomi, inizialmente, soprattutto di disfagie, mentre ora esercito la professione in Neuropsichiatria Infantile»...
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12:22|July 18, 2025
Mauro Taino