Noemi Losi: «Tante difficoltà, ma se tornassi indietro rifarei questa scelta»

i chiama Noemi Losi, ha 38 anni, è la proprietaria della storica edicola Alpaca News in via Gaspare Aselli. Risale a una decina di anni fa la decisione di rilevare, assieme al compagno, l’attività dai genitori di lui: scelta coraggiosa, tenendo conto di un settore già in difficoltà.
Quando ha rilevato l’edicola, ai suoi occhi che fascino aveva questa attività?
«È stata un’opportunità, perché in realtà stavo cercando lavoro nell’ambito della grafica pubblicitaria, in accordo con il mio percorso di studi. Pur consapevole delle difficoltà, mi era sembrata una buona scelta e un modo di mettermi alla prova. Poi per me l’edicola è sempre stato un posto magico, da piccola ci andavo sempre a prendere le figurine».
«È stata un’opportunità, perché in realtà stavo cercando lavoro nell’ambito della grafica pubblicitaria, in accordo con il mio percorso di studi. Pur consapevole delle difficoltà, mi era sembrata una buona scelta e un modo di mettermi alla prova. Poi per me l’edicola è sempre stato un posto magico, da piccola ci andavo sempre a prendere le figurine».
Quali sono le principali cause, secondo lei, della crisi degli edicolanti?
«Uno dei motivi, senza girarci intorno, è sicuramente il web. Ma una grossa responsabilità, secondo me, ce l’hanno i vertici della catena editoriale, che non rinnovano i contratti nazionali, scaduti ormai da più di dieci anni. Il costo della vita, poi, è cambiato, una volta con un’edicola tiravi su tutta una famiglia, adesso no. Il consumo della carta stampata è diminuito, e non si può rimanere con un sistema che andava bene negli anni Ottanta, perché adesso la situazione economica è diversa. Loro tutelano, anche giustamente, i loro interessi, però hanno lasciato indietro quelle parti della filiera che fino a pochi anni fa li ha tenuti in piedi. Parlo anche delle librerie, che, come le edicole, sono state le prime ad essere tagliate fuori quando il sistema ha cominciato a incrinarsi»...
«Uno dei motivi, senza girarci intorno, è sicuramente il web. Ma una grossa responsabilità, secondo me, ce l’hanno i vertici della catena editoriale, che non rinnovano i contratti nazionali, scaduti ormai da più di dieci anni. Il costo della vita, poi, è cambiato, una volta con un’edicola tiravi su tutta una famiglia, adesso no. Il consumo della carta stampata è diminuito, e non si può rimanere con un sistema che andava bene negli anni Ottanta, perché adesso la situazione economica è diversa. Loro tutelano, anche giustamente, i loro interessi, però hanno lasciato indietro quelle parti della filiera che fino a pochi anni fa li ha tenuti in piedi. Parlo anche delle librerie, che, come le edicole, sono state le prime ad essere tagliate fuori quando il sistema ha cominciato a incrinarsi»...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’ EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 26 GIUGNO OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
00:00|June 19, 2025