"Cremonesi dell'anno 2024". Categoria "Attività pubblica": Francesco Buzzella spiega il ruolo strategico dell’impresa
Imprenditore di lungo corso (nel 2024 ha festeggiato i 30 anni in Coim) alla guida di una multinazionale che opera in tutto il mondo. Ma anche impegnato in ruoli istituzionali di grande importanza a livello locale, regionale e nazionale. Francesco Buzzella, premiato da Mondo Padano per l’attività pubblica, ci spiega perchè l’industria continua a svolgere un ruolo fondamentale per l’Italia, secondo Paese manifatturiero d’Europa e quali sono le sfide più importanti che abbiamo di fronte.
Dottor Buzzella, lo scorso anno ha raggiunto i 30 anni in Coim. Un traguardo importante per lei, ma anche per l’azienda che guida.
«Sì, dopo un’esperienza lavorativa all’estero mi sono dedicato all’attività di famiglia e per circa 20 anni sono stato anche amministratore delegato. Ancora oggi me ne occupo, riservando però un po’ di tempo anche alle attività istituzionali o, comunque, pubbliche. Circa una decina di anni fa abbiamo preso una decisione, guardando in prospettiva, con l’arrivo della terza e in futuro della quarta generazione, e abbiamo deciso di managerializzare l’azieda ad un livello più alto perché, pur avendo manager piuttosto in gamba in tutte le nostre filiali, anche all’estero, non avevamo un amministratore delegato di gruppo. Lì abbiamo fatto un salto mentale, che comunque abbiamo metabolizzato nell’arco di qualche anno perché non è un passaggio facile, ma abbiamo ritenuto che questa scelta fosse nell’interesse dell’azienda. È un po’ il tema delle aziende familiari che crescono nei numeri...
«Sì, dopo un’esperienza lavorativa all’estero mi sono dedicato all’attività di famiglia e per circa 20 anni sono stato anche amministratore delegato. Ancora oggi me ne occupo, riservando però un po’ di tempo anche alle attività istituzionali o, comunque, pubbliche. Circa una decina di anni fa abbiamo preso una decisione, guardando in prospettiva, con l’arrivo della terza e in futuro della quarta generazione, e abbiamo deciso di managerializzare l’azieda ad un livello più alto perché, pur avendo manager piuttosto in gamba in tutte le nostre filiali, anche all’estero, non avevamo un amministratore delegato di gruppo. Lì abbiamo fatto un salto mentale, che comunque abbiamo metabolizzato nell’arco di qualche anno perché non è un passaggio facile, ma abbiamo ritenuto che questa scelta fosse nell’interesse dell’azienda. È un po’ il tema delle aziende familiari che crescono nei numeri...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 22 MAGGIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
00:00|May 15, 2025