Politecnico, il prorettore Gianni Ferretti: «Bisogna tendere a questo modello»
Trapela una comprensibile soddisfazione dalle parole del professor Gianni Ferretti, prorettore a capo della sede cremonese del Politecnico di Milano. Il nuovo studentato rappresenta, infatti, per l’Ateneo una carta vincente, che si aggiunge e completa la già ricca offerta formativa. Attualmente sono attivi due corsi di laurea –ingegneria informatica ed ingegneria gestionale -, due corsi magistrali – Agricultural Engineering e Music and Acoustic Engineering -, un Master in Intelligenza Artificiale e Data Science per le imprese. È in arrivo inoltre una nuova triennale in Process System Engineering, tutta in inglese per aprire la struttura anche all’iscrizione di allievi stranieri, che ora potranno essere comodamente accolti proprio all’interno del nuovo studentato.
D’altra parte, nell’ex-caserma Manfredini, recuperata grazie alle opere di bonifica e ristrutturazione effettuate dalla Fondazione Arvedi Buschini, il posto non manca, potendo contare su di una superficie complessiva di 33.000 metri quadri con 9.000 metri quadri di verde, 143 posti-letto per lo studentato e poi 18 aule didattiche, 9 laboratori di ricerca, 4 laboratori pesanti, una biblioteca, un museo, una palestra, aule di studio ed, in più, più uffici operativi e di rappresentanza.
Professore, cosa significa questo studentato per la sede cremonese del Politecnico?
«Ha un valore enorme, poiché consente di configurare un vero e proprio campus “all’americana” ovvero un luogo in cui si vive l’Università e non si va soltanto a far lezione. È questo il modello cui si deve tendere, è una strada sicuramente da intraprendere, in aggiunta agli strumenti già a disposizione, che consentono una certa varietà di somministrazione della didattica»...
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18:16|July 18, 2025
Mauro Faverzani