La gravidanza di Agnese Ghisoni: «Molte preoccupazioni, ma anche tanto di bello»

Nove mesi possono sembrare interminabili, nell’attesa di dar luce a una nuova vita. Eppure, per Agnese Ghisoni, insegnante cremonese, classe 1999, otto di questi nove sono già trascorsi. Mesi fatti di gioie e di dolori, di felicità, di impazienza, ma anche di preoccupazioni.
«Il termine è previsto per il 24 giugno – racconta Agnese – e sarà una bambina». Il sesso della nascitura, Agnese e Pietro, suo marito, l’hanno scoperto molto presto. Il nome, quindi, lo avranno già deciso? «Per quanto riguarda il nome c’è un dibattito in corso – risponde la futura mamma –. Però, alla fine, mi sa che la chiameremo Cecilia. Gli altri nomi in lizza sono Lucia, che però ora non mi piace più, Diletta e Caterina».
«Il termine è previsto per il 24 giugno – racconta Agnese – e sarà una bambina». Il sesso della nascitura, Agnese e Pietro, suo marito, l’hanno scoperto molto presto. Il nome, quindi, lo avranno già deciso? «Per quanto riguarda il nome c’è un dibattito in corso – risponde la futura mamma –. Però, alla fine, mi sa che la chiameremo Cecilia. Gli altri nomi in lizza sono Lucia, che però ora non mi piace più, Diletta e Caterina».
Qual è stata la prima emozione alla scoperta della gravidanza? E la prima reazione?
«Direi di shock. All’inizio ci sono rimasta abbastanza male, ma più che altro per paure e preoccupazioni, a livello lavorativo e legate alle amicizie. Sono molto giovane e, nel 2025, raramente si vedono ragazze della mia età già sposate e in attesa di un figlio. Quindi sì, all’inizio è stato molto difficile, tanto che, appena l’ho scoperto, sono scappata fuori di casa, lasciando da solo mio marito, perché avevo bisogno di evadere un attimo.
Questo momento di difficoltà e preoccupazione è stato lungo, ho anche dovuto fare un lavoro su me stessa. Poi però, quando ho visto nostra figlia in quell’ecografia, è cambiato tutto. Davanti a una vita che nasce alzi le mani ed è davvero meraviglioso vedere come dall’unione possa nascere una nuova vita, e non è sempre scontato. E allora ti meravigli del fatto che si tratta di un grande dono che ti è stato fatto»...
«Direi di shock. All’inizio ci sono rimasta abbastanza male, ma più che altro per paure e preoccupazioni, a livello lavorativo e legate alle amicizie. Sono molto giovane e, nel 2025, raramente si vedono ragazze della mia età già sposate e in attesa di un figlio. Quindi sì, all’inizio è stato molto difficile, tanto che, appena l’ho scoperto, sono scappata fuori di casa, lasciando da solo mio marito, perché avevo bisogno di evadere un attimo.
Questo momento di difficoltà e preoccupazione è stato lungo, ho anche dovuto fare un lavoro su me stessa. Poi però, quando ho visto nostra figlia in quell’ecografia, è cambiato tutto. Davanti a una vita che nasce alzi le mani ed è davvero meraviglioso vedere come dall’unione possa nascere una nuova vita, e non è sempre scontato. E allora ti meravigli del fatto che si tratta di un grande dono che ti è stato fatto»...
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00:00|May 8, 2025