Quanto è straniante constatare la capacità che alcune circostanze banali hanno di imprimere una direzione alla nostra vita? È un pomeriggio d’agosto degli anni ‘90 che lo vedono bambino nella campagna cremonese assediata dall’afa quando Amato riceve il suo battesimo di fuoco. Gioia, la cugina cinquenne dall’aria furbetta, gli chiede di posare un bacio sui suoi piedi appena liberati dalle scarpe, senza poter immaginare che un episodio in apparenza così piccolo avrebbe segnato la crescita del cugino. A subire quella che l’autore definisce efficacemente la “nuova smania” di Amato, un “piccolo caos” che assume presto i connotati dell’ossessione, sono Claudio e Klejdis, migliori amici, delicato ed empatico il primo e impenetrabile il secondo, rinchiuso in una gabbia di silenzio e violenza domestica. A stravolgere una routine fatta di pomeriggi consumati in chiacchiere dove il paese lambisce l’aperta campagna e spetta al fischio dei treni scandire tempi e distanze, arriva una ragazza dal magnetismo spigoloso, nuova arrivata a scuola e che Amato sente da subito irrimediabilmente vicina anche per quel suo sguardo attraversato da un’ombra sottilmente inquietante. Malena - “fragile e sempre pericolosa” - entra nella vita di Amato fino a diventarne il “perno silenzioso e invisibile”, e si fa addirittura “monopolizzante” per la capacità feroce di assecondarne istinti e fissazioni...
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00:00|May 21, 2019
Microcosmi