Il salto di qualità col progetto Prodigit, al quale ha partecipato anche il dott. Andrea Purpura dell’Università Cattolica. Obiettivi: più rapidità ed efficienza. Tra i benefici, anche una maggiore “calcolabilità giuridica”, pianificazione dei costi nel contesto d’impresa. Ma attenzione ad alcuni rischi, come le limitazioni dei diritti fondamentali dei contribuenti

Fisco, diritto tributario e intelligenza artificiale possono collaborare. Anzi, lo devono. Nessuno scenario stile «Matrix», tranquilli… Si chiama PRO.DI.GI.T. il progetto sperimentale ideato dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e sostenuto col Fondo sociale europeo. Si colloca nell’ambito della più ampia riforma del processo tributario telematico, entrata in vigore il 16 settembre 2022, e mira ad aumentare il livello di digitalizzazione dei servizi, a creare l’hub del Giudice tributario, ad innovare e rendere più competitive in Italia le attività proprie del comparto. Il tutto, grazie al supporto della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale. Ciò consentirà anche ai cittadini di migliorare l’accesso ai servizi in assoluta trasparenza, nonché di poter contare su di una banca dati pubblica, gratuita e liberamente accessibile.
Ne parliamo con un esperto del settore, il dottor Andrea Purpura, assegnista di ricerca in diritto tributario dell’Università Cattolica,che ha seguito in prima persona l’evolversi del progetto PRO.DI.GI.T. e che si sta occupando, dell’analisi di alcune implicazioni derivanti dalla digitalizzazione economica in materia tributaria.
Ne parliamo con un esperto del settore, il dottor Andrea Purpura, assegnista di ricerca in diritto tributario dell’Università Cattolica,che ha seguito in prima persona l’evolversi del progetto PRO.DI.GI.T. e che si sta occupando, dell’analisi di alcune implicazioni derivanti dalla digitalizzazione economica in materia tributaria.
Dottore, perché è importante digitalizzare il processo tributario?
«La “digitalizzazione” del processo tributario rappresenta fenomeno abbastanza recente. Basti pensare che soltanto a partire dal primo luglio 2019 è divenuto obbligatorio il processo tributario telematico. Si può dire, quindi, che tale digitalizzazione, intesa come adozione di strumenti digitalizzati ed informatizzati per l’incardinamento e lo svolgimento dell’iter processuale, stia vivendo ancora oggi una primissima fase»...
«La “digitalizzazione” del processo tributario rappresenta fenomeno abbastanza recente. Basti pensare che soltanto a partire dal primo luglio 2019 è divenuto obbligatorio il processo tributario telematico. Si può dire, quindi, che tale digitalizzazione, intesa come adozione di strumenti digitalizzati ed informatizzati per l’incardinamento e lo svolgimento dell’iter processuale, stia vivendo ancora oggi una primissima fase»...
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00:00|February 29, 2024
Mauro Faverzani