Pietro Clapis racconta la sua esperienza sotto il Torrazzo
Partendo da una laurea triennale in Ingegneria Matematica, com’è nata la sua passione per le tematiche legate al Corso di Laurea Magistrale in Agricultural Engineering?
«Fin da piccolo mi ha sempre appassionato la matematica, per quello ho deciso di studiare Ingegneria Matematica. Le motivazioni per cui ho intrapreso il ciclo di studi in Agricultural Engineering sono molteplici, tra cui le mie origini: la realtà in cui sono nato e cresciuto è la Lomellina, una delle aree di produzione di riso più importanti d’Europa. Appena è nato il corso – era il primo anno che esisteva – mi sono iscritto senza esitare, in questo modo avrei contribuito a rendere più sostenibile (sia economicamente sia a livello ambientale e sociale) la produzione agricola del Paese. Un’altra motivazione sono i cambiamenti climatici: l’agricoltura è uno dei settori chiave (insieme a quello energetico) in cui bisogna investire se vogliamo diventare un’Italia o un’Europa a impatto zero. Le tecnologie ci sono e le abbiamo studiate, è il momento di mettere da parte ideologie e investire in un futuro sostenibile sia per noi ma anche per le generazioni future, non crede? Mi riferisco in particolar modo a biogas, agrivoltaico e altre tecnologie per produrre energia pulita troppo spesso fonte di dibattito pubblico disinformato (sul nucleare preferisco non espormi non essendo un tecnico in tale ambito)»...
«Fin da piccolo mi ha sempre appassionato la matematica, per quello ho deciso di studiare Ingegneria Matematica. Le motivazioni per cui ho intrapreso il ciclo di studi in Agricultural Engineering sono molteplici, tra cui le mie origini: la realtà in cui sono nato e cresciuto è la Lomellina, una delle aree di produzione di riso più importanti d’Europa. Appena è nato il corso – era il primo anno che esisteva – mi sono iscritto senza esitare, in questo modo avrei contribuito a rendere più sostenibile (sia economicamente sia a livello ambientale e sociale) la produzione agricola del Paese. Un’altra motivazione sono i cambiamenti climatici: l’agricoltura è uno dei settori chiave (insieme a quello energetico) in cui bisogna investire se vogliamo diventare un’Italia o un’Europa a impatto zero. Le tecnologie ci sono e le abbiamo studiate, è il momento di mettere da parte ideologie e investire in un futuro sostenibile sia per noi ma anche per le generazioni future, non crede? Mi riferisco in particolar modo a biogas, agrivoltaico e altre tecnologie per produrre energia pulita troppo spesso fonte di dibattito pubblico disinformato (sul nucleare preferisco non espormi non essendo un tecnico in tale ambito)»...
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00:00|December 19, 2024