Intervista a Rita Gambirasio, laureata magistrale in Agricultural Engineering
Dottoressa Gambirasio, ha brillantemente concluso il Corso di Laurea Magistrale in Agricultural Engineering. Quali sono le motivazioni che l’hanno portata a fare questa scelta?
«Poco prima del termine del mio percorso di laurea triennale in ingegneria per l’ambiente e il territorio mi sono informata riguardo ai corsi di laurea magistrale offerti dal Politecnico di Milano e mi sono imbattuta nella scheda del corso di Agricultural Engineering che era stato istituito da pochi mesi. Non ero a conoscenza di questo corso e fin da subito ho preso in considerazione di iscrivermi per poter avvicinarmi al mondo dell’agrifood. Ho da sempre nutrito un interesse riguardo a questo settore e poter coniugare i miei studi in ingegneria con il mondo dell’agricoltura era per me una grande opportunità».
«Poco prima del termine del mio percorso di laurea triennale in ingegneria per l’ambiente e il territorio mi sono informata riguardo ai corsi di laurea magistrale offerti dal Politecnico di Milano e mi sono imbattuta nella scheda del corso di Agricultural Engineering che era stato istituito da pochi mesi. Non ero a conoscenza di questo corso e fin da subito ho preso in considerazione di iscrivermi per poter avvicinarmi al mondo dell’agrifood. Ho da sempre nutrito un interesse riguardo a questo settore e poter coniugare i miei studi in ingegneria con il mondo dell’agricoltura era per me una grande opportunità».
È soddisfatta di questo corso di studi? Lo consiglierebbe?
«Sì, sono soddisfatta perché mi ha permesso di avvicinarmi al mondo dell’agricoltura, che mi ha sempre appassionato. Lo consiglierei a studenti motivati e pronti ad uscire dalla comfort zone, la figura dell’ingegnere agrario ha ancora poca visibilità in Italia e chi decide di intraprendere questa strada deve essere pronto a mettersi in gioco per crearsi il proprio spazio»...
«Sì, sono soddisfatta perché mi ha permesso di avvicinarmi al mondo dell’agricoltura, che mi ha sempre appassionato. Lo consiglierei a studenti motivati e pronti ad uscire dalla comfort zone, la figura dell’ingegnere agrario ha ancora poca visibilità in Italia e chi decide di intraprendere questa strada deve essere pronto a mettersi in gioco per crearsi il proprio spazio»...
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00:00|January 16, 2025