In settimana i ragazzi del Footgolf Cremona testeranno il nuovo campo: 18 buche, par 72. L’ha tracciato un amico che fa parte del consiglio lombardo della Federazione (Fifg) e pare sia molto tecnico. Sui social della squadra l’hashtag è già stato coniato: #chisasa.
Matteo Galbignani, punta centrale che dice la sua sui campi non sempre da biliardo della bassa bresciana, sorride: «Uniamo la nobiltà del golf a uno sport classico e popolare come il calcio».
L’idea di portare anche a Cremona il “golf fatto coi piedi”, fenomeno sempre più diffuso in tutto il mondo, nasce quasi per caso nella primavera del 2015. Il golf Club “Il Torrazzo” ospita una tappa della Coppa della Regione di footgolf e il presidente del circolo, Walter Galbignani chiede al figlio di portare qualche amico per fare numero. «Era una bella giornata, al sabato diversi amici erano lioberi, così abbiamo provato. Pensavamo: “Giochiamo tutti a calcio, sarà un trionfo”». Invece... «Invece abbiamo scoperto che l’abitudine di tirar calci al pallone può aiutare, ma anche che ci sono giocatori di footgolf fortissimi che non mai praticato il calcio».
Nessuno dei giocatori del Footgolf Cremona (che da un paio di mesi si è costituito come Asd) ha mai giocato a golf. «Ci sentiamo più calciatori che golfisti. Anche se abbiamo imparato alcuni trucchetti del mestiere sulle pendenze dei campi da golf».
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