«Il baskin alle Olimpiadi». Antonio Bodini, uno dei fondatori della disciplina “made in Cremona”, guarda al 2024 e alla candidatura di Roma come sede olimpica: «Se l’Italia dovesse ospitare davvero i Giochi - riflette - potrebbe presentare al mondo una grande innovazione nell’ambito dello sport inclusivo, un modo nuovo di concepire e di praticare lo sport. Noi ci siamo e magari ci sarà anche qualcun altro. E il nostro Paese potrebbe assumere il ruolo di guida».
Così l’Associazione Baskin Cremona festeggia i suoi primi dieci anni con un nuovo sogno, guardando molto oltre la realtà del presente. Il 2024 sembra lontanissimo, le Olimpiadi un palcoscenico gigantesco, ma è proprio così che lo sport nato a Cremona dieci anni fa è cresciuto fino a superare i confini: «Anche allora - ricorda Bodini - a muoverci era la grande voglia di costruire qualcosa di nuovo, ma che funzionasse. Anche se non sapevamo dove ci avrebbe portato».
Domenica 16 marzo al PalaRadi l’Associazione spegnerà le dieci candeline con il Baskin Day, la giornata conclusiva di un anno di attività e di partite. In campo 12 squadre che dalle 10 fino alle 18 si sfideranno nell’ultima giornata della prima fase del campionato provinciale.
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