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Serve maturità per aspettare il momento buono. La Cremo ha lasciato che il Moccagatta alzasse il volume e se ne è lasciata caricare ribattendo colpo su colpo. Prima si è convinta di essere all’altezza dell’avversaria. Poi è andata a colpirla. E quando la punizione di Iocolano ha pareggiato il conto, sono stati di nuovo i grigiorossi ad andare alla carica.
Servono anche gli uomini giusti per cambiare la percezione sul campionato in soli 90’. E la Cremo li ha.
L’Alessandria rimane prima in classifica e resta la grande favorita, ma lo scontro con i grigiorossi ha sporcato la traiettoria perfetta dei piemontesi che non prendono il volo in classifica e capiscono che non sarà una corsa solitaria. La Viterbese si è messa in mezzo e l’Arezzo arriva allo Zini, domenica, con cattive intenzioni e credenziali di tutto rispetto. Hanno visto Brighenti e compagni mettere paura alla capolista e adesso ci provano. Con il positcipo della 7ª giornata il campionato è cambiato: quella che sembrava una grande e ineluttabile fuga solitaria, è diventata un avvincente inseguimento. Forse non cambiano le distanze, ma la prospettiva è rovesciata.
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