Dopo tre gare ad alto tasso di adrenalina, il mister fa il punto sul cammino grigiorosso. «E’ il mio calcio: concediamo qualcosa, ma io non cambio»
Dalla sala proiezioni la voce di Tesser supera le porte chiuse. «Non possiamo permetterci questi errori!». Davanti al video la squadra riunita sta rivedendo gli ultimi minuti della gara contro l’Arezzo. I minuti del ribaltone che ha regalato alla Cremo e ai suoi tifosi una delle vittorie più emozionanti degli ultimi anni. Eppure il mister tiene tutti sulla corda. «Ma sempre con equilibrio» spiega pochi minuti dopo seduto nel suo spogliatoio con un taccuino seduto sulla sedia del “confessionale” («Qui chiamo a colloqui privato i giocatori quando serve», sorride il tecnico).
Quindi, mister, come ha ripreso la partita contro l’Arezzo con i suoi?
«Ho sottolineato gli errori da non ripetere, ma anche tutto quello che di buono abbiamo fatto. Ho fatto rivedere con attenzione i nostri gol, che sono stati belli, soprattutto l’ultimo. In ogni caso ammetto di essere più critico dopo una vittoria. Ma senza creare tensione. La mia è sempre una critica costruttiva».
Terza posizione in classifica, 17 punti, 5 vittorie e una sola sconfitta, 14 reti segnate e 9 subite. Qual è la fotografia della sua Cremo che emerge dai numeri?
«La fotografia di una squadra doverosamente votata all’attacco, che vuole vincere le partite e spesso ci riesce. Ma anche una squadra che dovrebbe prendere qualche gol in meno».
Ci si riconosce?
«Direi di sì. Quando vuoi avere ambizioni e cerchi di imporre il tuo gioco capita a tutti i livelli che qualche cosa si debba concedere. Questo è il mio calcio e non lo cambio. Se vuoi giocare di difesa e contropiede devi prendere un altro allenatore».
[...]
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«Ho sottolineato gli errori da non ripetere, ma anche tutto quello che di buono abbiamo fatto. Ho fatto rivedere con attenzione i nostri gol, che sono stati belli, soprattutto l’ultimo. In ogni caso ammetto di essere più critico dopo una vittoria. Ma senza creare tensione. La mia è sempre una critica costruttiva».
Terza posizione in classifica, 17 punti, 5 vittorie e una sola sconfitta, 14 reti segnate e 9 subite. Qual è la fotografia della sua Cremo che emerge dai numeri?
«La fotografia di una squadra doverosamente votata all’attacco, che vuole vincere le partite e spesso ci riesce. Ma anche una squadra che dovrebbe prendere qualche gol in meno».
Ci si riconosce?
«Direi di sì. Quando vuoi avere ambizioni e cerchi di imporre il tuo gioco capita a tutti i livelli che qualche cosa si debba concedere. Questo è il mio calcio e non lo cambio. Se vuoi giocare di difesa e contropiede devi prendere un altro allenatore».
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00:00|October 14, 2016
Filippo Gilardi