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L'economista cremonese a tutto campo sull'accordo commerciale fra Usa e Unione Europea, la situazione del Paese, riforme e Giustizia
Carlo Cottarelli: «Sui dazi molti punti da chiarire. Non fasciamoci la testa»
USA and europe trade war concept. Clashing cargo containers. 3D Render
Gran parte delle esportazioni europee pagherà il 15% mentre le esportazioni americane in Europa non pagheranno dazi. Quindi, da questo punto di vista non si può dire che sia un buon accordo. Ma è un accordo che rivela la debolezza dell’Unione Europea nei confronti degli Stati Uniti.
«L’accordo rivela la debolezza dell’Unione Europea nei confronti degli Stati Uniti. Ma ci sono ancora molti punti da chiarire e non è il caso di fasciarsi la testa prima di essersi fatti male». Così Carlo Cottarelli commenta l’intesa sui dazi Usa al 15%nei confronti delle esportazioni europee.
Professor Cottarelli, l’accordo sui dazi fra Usa e Unione Europea sta suscitando reazioni discordanti. Qual è il suo giudizio complessivo e sui contenuti dell’intesa?
«La prima considerazione è che non si sa esattamente cosa sia stato deciso perché ci sono solo due documenti scritti: uno è quello pubblicato sul sito della Casa Bianca, l’altro pubblicato sul sito della Commissione e dicono cose diverse su aspetti importanti. Per esempio, il documento pubblicato in America dice che l’Europa è impegnata a comprare 750 miliardi di euro in prodotti energetici, un numero che non c’è sul sito della Commissione dove si parla genericamente di rimpiazzare gli acquisti che si facevano dalla Russia con quelli che si faranno dall’America. Poi, sul sito della Casa Bianca si parla di impegno dell’Europa a investire 600 miliardi in più dei 100 miliardi investiti attualmente dalle imprese europee in America, ma non c’è niente del genere nel documento della Commissione. Parlando di acciaio e alluminio, il sito della Casa Bianca dice che i dazi rimarranno al 50 per cento, mentre la Commissione afferma che si ridurranno e che ci sarà un sistema di quote. Questo significa che il dazio al 50 per cento si applicherebbe soltanto al quantitativo in eccesso rispetto alla quota stabilita e quindi, anche in questo caso, vi è grande incertezza. D’altro canto, se un dazio al 15 per cento può forse essere assorbito dalle imprese senza troppe difficoltà, sarebbe invece il caso di fare di tutto per far abbassare i dazi su acciaio e alluminio, ben più consistenti. Inoltre, entrambe le fonti affermano che ci sarà una negoziazione per definire i prodotti per i quali non ci saranno dazi, ma non si sa quanto questa negoziazione sarà lunga»...

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11:06|August 1, 2025