L'intervista - Carlo Cottarelli a tutto campo sugli Stati Uniti, l’Europa, il futuro dell’Ucraina e le prospettive di crescita dell’Italia: «Il vero problema degli Usa è la Cina. Con Bruxelles un accordo si troverà»
La data a cui tutti guardano, soprattutto a Bruxelles, è quella del 2 aprile, quando entreranno in vigore tariffe reciproche ai partner commerciali degli Stati Uniti per ciò che considerano “commercio sleale e squilibrato”. Per loro, questo dovrebbe servire come base per ridefinire e ricostruire le relazioni commerciali degli Usa con il resto del mondo. Ma a sorpresa, nella giornata di mercoledì, Trump ha annunciato ulteriori dazi del 25% su tutti i veicoli importati: in gioco 7 milioni di vetture l’anno prodotte in Canada, Messico, Europa e Asia. Nella consueta intervista mensile rilasciata a Mondo Padano, Carlo Cottarelli parte da qui, dimostrandosi tutto sommato possibilista: «Credo che ci sarà un accordo e che Trump avrà la possibilità di sbandierare questo risultato come una grande vittoria, anche perché non bisogna dimenticare che, spesso, si accontenta di poco. Sono convinto che, alla fine, ci sarà un qualche tipo di accordo. D’altra parte, il vero problema degli Stati Uniti è la Cina, non l’Europa».
E, a proposito di Stati Uniti, l’economista cremonese si sofferma sul “caso” Tesla, sotto i riflettori degli analisti e con il titolo sulle montagne russe: «Da quando è stata creata, questa società ha avuto perdite per vent’anni. I primi profitti, a livello trimestrale, sono iniziati nel 2018/2019. Il fatto è che è un’azienda molto dipendente dai sussidi pubblici e, quindi, rispetto alle altre big tech, non è messa molto bene».
Cottarelli si sofferma anche sulla situazione dell’Italia, caratterizzata da una bassa crescita: «Il vero fardello del nostro Paese è rappresentato da una pubblica amministrazione che non funziona e che costituisce un freno alla competitività delle imprese. Riformare la pubblica amministrazione dovrebbe essere il compito principale di qualsiasi governo in Italia. Ma la verità e che quando non c’è un forte mandato elettorale, non si riescono a fare queste cose»...
E, a proposito di Stati Uniti, l’economista cremonese si sofferma sul “caso” Tesla, sotto i riflettori degli analisti e con il titolo sulle montagne russe: «Da quando è stata creata, questa società ha avuto perdite per vent’anni. I primi profitti, a livello trimestrale, sono iniziati nel 2018/2019. Il fatto è che è un’azienda molto dipendente dai sussidi pubblici e, quindi, rispetto alle altre big tech, non è messa molto bene».
Cottarelli si sofferma anche sulla situazione dell’Italia, caratterizzata da una bassa crescita: «Il vero fardello del nostro Paese è rappresentato da una pubblica amministrazione che non funziona e che costituisce un freno alla competitività delle imprese. Riformare la pubblica amministrazione dovrebbe essere il compito principale di qualsiasi governo in Italia. Ma la verità e che quando non c’è un forte mandato elettorale, non si riescono a fare queste cose»...
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00:00|March 26, 2025
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